Le Streghe si consultarono con uno sguardo: questione di una piccola clessidra. La giovane Strega faceva ancora segno di no con il capo, mentre rispondeva: “Mia signora, le Sorelle serviranno la tua padrona, la Regina Trionfatrice, come verrà loro ordinato. Ti chiedono in cambio di poter allevare la prossima generazione nel rispetto della tradizione antica, e questo potrà soltanto avvenire nelle Terre ancestrali”.
Belladonna non mancò di notare che la Strega aveva finalmente adottato il nuovo titolo della Regina. Disse: “La prossima generazione dovrà essere allevata affinché serva nel migliore dei modi la nostra padrona, la Regina Trionfatrice. Sarà dunque lei a decidere su questo, attraverso il governatore e gli ufficiali che verranno designati: la cultura ed i riti delle Sorelle andranno preservati, e su questo c’è accordo, ma entro i limiti che verrano fissati dalla nostra padrona e nell’interesse delle Terre Conosciute”. E con questo l’Elfa provò nuovamente a a tagliare corto la discussione: era chiaro che le Streghe tentennavano sull’orlo di due abissi, da una parte la possibilità dello sterminio immediato, dall’altra la schiavitù e, in prospettiva, la scomparsa come razza e come cultura. Decise dunque di metterle davanti alla scelta in termini espliciti.
“Le Sorelle costituiscono ora un nuovo patrimonio di proprietà della Regina Trionfatrice: non voglio quindi ordinare alla mia armata di liberarsi del pseso di nove prigioniere su dodici prima di iniziare l’avanzata nel territorio delle Sorelle: ho visto che si tratta di combattenti coraggiose e di lavoratrici parche ed infaticabili, e sono certa che tutte potranno essere utili. Fate dunque ora la vostra scelta”.
Appena pronunciate queste parole, sentì su di sé il peso di tutti gli sguardi: non solo gli occhi bianchi delle Streghe, ma anche quelli degli Uomini e delle Donne nella sala erano puntati su di lei; avvertì anche un brivido nel potere, causato forse dalla sorpresa che avevano provato chi nella sala era connesso con lei, e quindi Rebon e, in altra maniera, la Bastarda. Tutti si chiedevano se realmente fosse disposta a sterminare le Streghe che pure si erano arrese a discrezione, come primo passo della nuova campagna che avrebbe portato all’occupazione delle Terre della Tavola. E si chiedevano quale sarebbe stato il trattamento riservato alle Streghe disarmate ed indifese che erano rimaste nelle loro Terre. Le Streghe sapevano che gli ordini della Regina prevedevano lo sterminio degli Elfi, anche se in tempi lunghi, e gli Elfi erano una razza più numerosa e con una struttura sociale complessa ed articolata; per la Tavola non vi era dubbio che per le Sorelle poteva essere disposta la medesima sorte, che poteva anche compiersi nello spazio di poche albe. Eppure Belladonna sentiva attraverso il potere che le Streghe potevano anche essere disposte ad accettare la morte di tra quarti di loro, e forse anche di più, se ci fosse stata anche la minima possibilità di sfuggire alla schiavitù che la resa comportava.